RECENSIONE LETTERARIA #CONSIGLI DI LETTURA DA NON PERDERE: LIBRO “L’AMOREVOLE GRADO DI SEPARAZIONE” DI MARCO BONINI (EDITORE SEM)

Ci sono separazioni dolorosamente rovinose e distruttive e ci sono altresì separazioni dolorosamente arricchenti e costruttive, quasi edificanti altrettanto quanto solide, radicate e indissolubili unioni di legame. Ecco, Marco Bonini con questo suo nuovo scritto romanzato (edito da SEM) ci invita e ci esorta a prospettare una nostra individuale e personale riflessione identitaria su questi concetti, che stanno alla base del suo sfaccettato ragionamento, che acquista una valenza di articolata interpretazione soggettiva. Attraverso la texture della narrazione, abilmente modulata e sapientemente condotta dalla penna sensibile e attenta dell’autore, la vicenda si snoda e si dipana in un’orchestrazione temporale dilatata e allargata. Questa scansione cronologica segna di rimando l’evoluzione amorosa e sentimentale protagonista della sequenza romanzata, fungendo da ponte di connessione tra diversi momenti e tra altrettanto diversi sviluppi e diventando parte integrante rafforzativa dell’intero palinsesto. Un romanzo non soltanto concepito in chiave romantica, seppur l’amore abbia una vitalità energica portante e saliente, ma elaborato mediante una caleidoscopica visionarietà percettiva e sensoriale, che acquista un’elevata caratura esistenziale e un alto livello simbolico, sconfinando volutamente nella prospettiva psichica e psicologica, nonché attingendo al fattore filosofico-esistenzialista. Marco Bonini dimostra di avere piena consapevolezza del significato plurimo conferito al concetto di separazione e lo condivide con lungimirante ravvedutezza, come fosse un suo passaggio di transizione racchiuso all’interno e custodito dentro le pieghe di uno scritto scaturito in primis dal cuore e dall’anima e accompagnato dal lumen della sua acuta e arguta ratio. La separazione vista in questa prospettiva consente dunque ai protagonisti di entrare in una dimensione alternativa di pensiero e diventa una lontananza fertile e feconda, prolificante e pulsante di propensione emotiva e di rigenerato e rinvigorito slancio emozionale, traducendo e traslando una vicinanza-distanza, che si trasforma in rinnovato desiderio di comunione di amorosi sensi. Non è pertanto, un semplice romanzo tout court di quelli, che assumono le veci di un racconto d’amore a lieto fine, dove tutto brilla e luccica in maniera effimera e fittizia, ma si rende portavoce di una presa di coscienza condivisibile e plausibile su un altro tratto primario, che comporta una sofferenza e un dolore alleviati da una rinascita interiore e introspettiva, che rimanda poi di conseguenza a una rinascita amorosa. Ecco allora, che la separazione diventa amorevole e lascia spazio alla positività del sentimento nella sua completezza e compiutezza esplicativa, che si esterna con sincera disarmante verità e veridicità. La separazione come forma vincente di ricostruzione e come formula vincente di ricomposizione e di ricongiunzione, di ricompattazione sinergica, di collante reciproco rivelatorio. Grazie Marco, per averci mostrato questa strada percorribile, che ritrova una sfera intima e intimista, remota e recondita, celata e custodita dentro ognuno di noi, capace sempre di continuare a riaffiorare ed emergere per sorprenderci e stupirci nel suo straordinario potenziale di risorse insite e non ancora manifeste. Grazie Marco per averci esortato e spronato a inquadrare con accurata ponderatezza tutto quell’universo non subito visibile e carpibile, che appartiene al macrocosmo dell’amore e della relazione amorosa e che possiede a sua volta un microcosmo di intrecci e di intercapedini da cogliere fino in fondo con maturità responsabile di pensiero e azione. La tua “penna magica” non si smentisce mai… Ad maiora semper! Anche questa tua nuova “creazione-creatura” avrà il suo meritato successo!

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